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Canzoni che non puoi cantare

05.11.2014

Allora io ho una grande passione per la musica hip hop.

Più è truzza, sciovinista, volgare e più mi piace… Presente Nicki Minaj che ha costruito un business sulle sue chiappe? Ecco e me piace: un po’ me ne vergogno e penso che non sia un messaggio sano per le teenager, ma poi non resisto… quando sento “Oh my God, look at her butt” dentro è come se twerkassi anche io.

Una delle canzoni che mi è piaciuta di più lo scorso anno era Ni**as in Paris di Jay Z & Kanye.

Ora io non sono nota per essere politically correct, ma siccome ho visto recentemente una puntata di Keeping Up With The Kardashians e ho capito che ‘sta cosa di dire ni**as non va proprio bene, se non sei, appunto, un mi**a, mi chiedo

Ma io come cavolo la canto questa canzone???

Una mattina così

04.06.2014

Oggi mi sono svegliata cupa. Non di umore cupo, ma cupa io proprio.
Mi sembra di essere anche un po’ più grigia di ieri: nei capelli e in volto.

Quindi mi sono fatta una playlist ad hoc

Si inizia con Bela Lugosi, così, per entrare nel mood giusto.

Si continua con Space Oddity per indugiare il côté esistenzialista.

Si passa per Temple of Love, featuring Ofra Haza, una che sento ha visto un sacco di mattinate cupe.

E si finisce con crescendo di Spellbound.

Ora sto meglio, posso andare al mare.

wearBlack

La nostra vita in Israele: le cose belle

30.05.2013

Non voglio essere ingiusta, le cose belle qui sono tante: del clima e di Tel Aviv ho già parlato, no? Oggi musica!!!

Almeno 3 sono famosi anche in Italia. Della noiosissima Ahinoam Nini, Noa, non ho nulla da dire. Mi fa venire il latte alle ginocchia solo a vederla…

Poi ci sono i Balkan Beat Box che sono un gruppo di ragazzoni israeliani (a ‘sto punto anche vecchiotti, penso abbiano la mia età) expat, ma ora rientrati. Oddio sono sempre in giro, anzi a luglio sono a Bologna e vi consiglio di andarli a vedere.

Aiuta il fatto che il cantante stia sempre mezzo nudo… Sono un po’ la versione meridionale di Goran Bregovic e anche un po’ più casinista. Mi sembra di capire che la mente sia Tamir Muskat, che ha collaborato anche con i Gogol Bordello al progetto J.U.F, con Hava Alberstein, la signora della musica israeliana e anche con…

Assaf Avidan, forse quello più conosciuto in Italia, è persino stato al festival di Sanremo!!! Questo video, bellissimo, fa vedere anche un po’ di Israele quindi doppiamente interessante (ovviamente metà sono effetti speciali, ma si vede bene il deserto del Negev e un po’ di Tel Aviv, anzi secondo me la parte in cui i bimbi suonano per strada l’hanno girata sotto l’Ambasciata italiana, ma potrebbe anche essere Kikar Rabin )

Ed infine una scoperta recente.

Prima di tutto trovo geniale pensare ad una cover così diversa di una canzone famosissima. Poi mi sembra che il video rappresenti quanto di più bello c’è in Israele: Tel Aviv, il caldo, la creatività, il melting pot, i musicisti giovani di strumenti antichi (oud prima di tutto), i musicisti giovani che studiano a New York e poi tornano a suonare in patria. Insomma, da seguire.