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Cosa accomuna arabi e ebrei in Israele?

27.05.2014

La lotta alla ciccia!

Ho di nuovo sforato i 90kg (91.8 per la precisione) e così mi sono iscritta al Fake Weight Watchers israeliano – quello vero è costoso e lontano da casa.

E ho finalmente trovato un posto dove siamo tutti sulla stessa barca: l’incontro settimanale in cui ci pesiamo.

ciccia

Nella stessa stanza:

  • una cattolica rinnegata (me medesima)
  • un’ultraortodossa ebrea
  • un’araba con chador
  • due arabe senza chador e con magliette succinte
  • un paio di uomini arabi
  • altri 20 israeliani, presuppongo ebrei, che vanno dalle ventenni in hot pants alle sessantenni con i vestiti che pendono un po’ (tipo c’è una che ha perso 42 chili, capito, 42 chili!)

E quindi ecco che dove si ha un nemico comune si fa comunella senza guardare alla religione.

Per risolvere la questione mediorientale si deve solo fare un grande meeting ciccioni anonimi, non capisco tutta sta fanfara, quando la soluzione è lì, a portata di bilancia…

Un giorno come un altro

11.05.2014

Oggi compio 40 anni e per me è un giorno come un altro, anzi peggio degli altri perché come nei peggiori cliché sulle donne, sono davvero giù di morale.

Undici maggio, undici motivi per cui oggi sto di merda, magari a scriverli nero su bianco esorcizzo:

  1. mi sento vecchia, duh
  2. peso 30 chili più del mio peso forma
  3. abito in un paese che a malapena tollero
  4. abito in campagna e io odio la campagna
  5. mi sento in colpa perché critico questo paese dove in realtà alla fine non ho nulla da lamentarmi
  6. sono una pessima madre
  7. vorrei un altro figlio ma la mia accidia mi blocca
  8. sono una pessima figlia
  9. sono lontana dai miei genitori
  10. sono lontana dalle mie amiche
  11. non ho i soldi per andarmene una settimana da sola a New York che era il regalo che mi ero promessa per ‘sti cazzo di 40 anni

Scopo del post? Autocommiserazione pura.

Una volta all’anno ci sta, no?

Esplorazioni nel weekend

07.06.2013

La scorsa settimana Tamir è stato in Lettonia a fare un viaggio nel paese di origine di sua mamma. E mentre lui se la spassava a Riga, Matteo ed io ce la siamo spassata qui a casa.
Sabato mattina volevamo fare una gitarella e così dopo qualche telefonata siamo partiti verso nord alla volta della Valle delle Sorgenti, al confine con la Giordania. Siamo stati ospiti di una amica in un kibbutz che io non conoscevo: Nir David.
In mezzo al paesello passa un torrente di acqua dolce, con temperatura di circa 28 gradi per tutto l’anno. È pieno di pescetti Gambusia, un po’ rompiballe, ma anche divertenti da seguire.
Ci siamo pucciati per 4 ore e poi al ritorno siamo anche passati da Gan Garoo, un posto adorato da tutti i bimbi israeliani (e anche italo-israeliani, evidentemente!)

Ci mettiamo sempre un po’ a partire perché siamo proni alla distrazione…

distrazioniviaggio

Però arrivati a destinazione ci siamo molto goduti la tranquillità e il refrigerio.

pucciaassi
pennica

E voi, cosa avete fatto lo scorso weekend? E cosa farete il prossimo?

La nostra vita in Israele: le cose belle

30.05.2013

Non voglio essere ingiusta, le cose belle qui sono tante: del clima e di Tel Aviv ho già parlato, no? Oggi musica!!!

Almeno 3 sono famosi anche in Italia. Della noiosissima Ahinoam Nini, Noa, non ho nulla da dire. Mi fa venire il latte alle ginocchia solo a vederla…

Poi ci sono i Balkan Beat Box che sono un gruppo di ragazzoni israeliani (a ‘sto punto anche vecchiotti, penso abbiano la mia età) expat, ma ora rientrati. Oddio sono sempre in giro, anzi a luglio sono a Bologna e vi consiglio di andarli a vedere.

Aiuta il fatto che il cantante stia sempre mezzo nudo… Sono un po’ la versione meridionale di Goran Bregovic e anche un po’ più casinista. Mi sembra di capire che la mente sia Tamir Muskat, che ha collaborato anche con i Gogol Bordello al progetto J.U.F, con Hava Alberstein, la signora della musica israeliana e anche con…

Assaf Avidan, forse quello più conosciuto in Italia, è persino stato al festival di Sanremo!!! Questo video, bellissimo, fa vedere anche un po’ di Israele quindi doppiamente interessante (ovviamente metà sono effetti speciali, ma si vede bene il deserto del Negev e un po’ di Tel Aviv, anzi secondo me la parte in cui i bimbi suonano per strada l’hanno girata sotto l’Ambasciata italiana, ma potrebbe anche essere Kikar Rabin )

Ed infine una scoperta recente.

Prima di tutto trovo geniale pensare ad una cover così diversa di una canzone famosissima. Poi mi sembra che il video rappresenti quanto di più bello c’è in Israele: Tel Aviv, il caldo, la creatività, il melting pot, i musicisti giovani di strumenti antichi (oud prima di tutto), i musicisti giovani che studiano a New York e poi tornano a suonare in patria. Insomma, da seguire.

10/52

18.03.2013

(Ho come la sensazione che siamo già nell’undicesima settima ma io non ho ancora pubblicato le foto della decima e quindi eccoci!)

Domenica a Damaira

Matteo è sicuramente fotogenico, peccato che debba fare sempre il buffone di fronte alla macchina foto, e non solo ahimé.

Damaira Ritratti

Comunque, complice il bel tempo, unico vero motivo per cui siamo ancora in questo paese di fuori di testa, insieme al tasso di disoccupazione del 2%, siamo usciti a fare una gitarella tra i frutteti del kibbutz per fare scorta di agrumi. No, non è previsto dallo statuto del kolchoz, ma siccome sono 3 anni che aspettiamo che ci dicano se possiamo trasferirci o no, penso che un paio di arance in meno se le meritino.

Damaira in movimento

Il set intero su Flickr