Anno iniziato benissimo: siamo partiti il 31/12 sotto una gran neve e siamo andati a festeggiare capodanno da mia mamma ad Alagna-city. C’erano anche Anna e Fabrizio, che sono sempre i migliori ospiti che si possano trovare nel kibbutz della Lomellina. Siamo andati a letto alle 23.50 (sfigati) ma era proprio quello che ci voleva: buon cibo, buon vino, buona compagnia, camino…
Il 1° gennaio abbiamo dedicato la mattina a fotografare la neve, Matteo e Matteo nella neve.
Fino alla ripresa del lavoro siamo stati abbastanza casalinghi, tra Alagna e Torino. Abbiamo visto un paio di volte la nostra amica Barbarina (siamo persino andati contro la mia volontà al circo… Matteo si è divertito come un pazzo (no foto purtroppo)) e l’ultimo pomeriggio della vacanzona lo abbiamo passato con tanti amici e relativi pargoli.
Ora, io sono un po’ preoccupata per ‘sti due e mi chiedo quanto ci vorrà prima di beccarli infrattati da qualche parte – si sa, ora sono così precoci… Appena Nic mi manda la foto da Tempo delle Mele la pubblico per un “awwww” collettivo che sicuramente si sentirà da un lato all’altro del Mediterraneo.
Il 7 gennaio Torino si è svegliata sotto una coltre di neve che non si vedeva da più di 20 anni; anni in cui con mamma e papà si andava a Sagnalonga da Vittorio e Dina e si spalava un’ora prima di poter entrare in casa. Da qualche parte ho una foto di nonno Dani letteralmente “immerso” nella neve fino alla cintura, good times… A Matteo la neve è piaciuta ma grazie al mio solito yiddish-chioccismo sono riuscita a spaventarlo sulle eventuali possibili cadute, imprinting infantile difficile da neutralizzare almeno fino a quando non mi sgamerà come yiddish-chioccia!
Insomma, io tengo le dita incrociate, sperando che le restanti 51 settimane siano come la prima… vabbè mi concedo un 20% di settimane di cacca-pupù, ma non di più!